Microscopio Lenticolare

Tratto dal libro : “L’atomo magnetico”.

Avevo notato che per esplorare i vari componenti della natura, occorrevano microscopi potentissimi. Malgrado fossi andato nelle principali fabbriche italiane ed estere di lenti, specie quella della Zeiss, non mi fu possibile ottenere da queste fabbriche, miglioramenti di ingrandimenti micoscopici lenticolari.Questo avvenene tra il 1928 e il 1932.Decisi allora di studiare io stesso la possibilità di migliorare questi ingrandimenti (Sin da giovane Ighina è praticamente un “Rabdomante” da qui  la necessità di partire con l’esplorazione dell’infinitamente piccolo, vedere i mattoni della vita per poi arrivare anche alle stelle).[audio:disturbimagnetici.mp3]

PierLuigi Ighina : “Io ho cominciato da Bambino già ad avere queste sensazioni – disturbi magnetici , allora ho cominciato a studiare e ho cominciato dentro negli studi della materia”

Dopo alcuni anni,riuscii ad osservare che, ruotando le lenti degli obbiettivi ed oculari di un microscopio ad una determinata velocità,potevo ottenere l’annullamento delle rifrazioni delle lenti del microscopio stesso, ed incidendo sulla lente oculare delle linee, potevo ottenere su di essa, l’immagine dell’oggetto in esplorazione.
(Sembra che Ighina si fosse accorto di questo fenomeno in un cinema durante una proiezione).
Per poter aumentare l’ingrandimento avevo pensato di addizionare un microscopio sopra l’altro, ma occorrevano due cose: prima eliminare le rifrazioni delle lenti del microscopio; seconda, fissare l’immagine invece che nella pupilla dell’osservatore, sulla lente oculare. Ottenuta quest’immagine sull’oculare ed eliminate le rifrazioni, avevo la possibilità di poter nuovamente ingrandire l’immagine, sovrapponendo un secondo microscopio sopra l’oculare del primo che proiettava l’immagine, per ingrandire nuovamente l’immagine con il secondo microscopio avente lo stesso ingrandimento e le stesse rotazioni delle lenti, tanto l’oculare rigato, quanto quello dell’obbiettivo. A questo punto, regolando contemporaneamente la focalità dei due microscopi con le rotazioni delle quattro lenti, le due oculari e le due obbiettivi si poteva trovare il punto preciso per ottenere l’immagine riflessa sull’oculare del secondo microscopio.

Questa messa a punto non’è stata molto facile.Le prime volte che tentai, impiegai da 4 a 6 mesi, ottenendo solo in principio, frazioni di secondi di visualità dell’immagine; in seguito però riuscii nello scopo.

Vogliamo insieme osservare nella figura l’immagine riflessa sull’oculare “A”  (1° microscopio), verrà ingrandita di 200 volte perchè il microscopio è composto di lenti per ingrandimento di 200 volte. Se noi applichiamo sopra l’oculare del primo microscopio un secondo microscopio (anch’esso con ingrandimento di 200 volte), avremo sull’oculare del secondo un’ingrandimento di 200 x 200 = 40.000 ingrandimenti. Se ne applichiamo un terzo, sopra il secondo microscopio, con lo stesso funzionamentodel primo e del secondo, ottenendo l’immagine sul terzo oculare di 40.000 x 20 = 8.000.000 di ingrandimenti. Applicando un quarto miscoscopio sul terzo, si avrà sull’oculare del quarto microscopio, un’ingrandimento di 8.000.000 x 20 = 1.600.000.000 di ingrandimenti. I sopra indicati ingrandimenti si possono per ora fare solo per trasparenza, non si possono superare i 200 ingrandimenti e non si possono applicare più di 4 microscopi. L’inconveniente più grave che troviamo con questi molteplici, è il fortissimo assorbimento che le lenti hanno sulla luce, inconveniente grave per la visibilità dell’immagine riflessa.

Ma quest’inconveniente

riuscii ad eliminarlo in questo modo: il raggio di luce artificiale che dovrebbe illuminare la materia in osservazione, lo si fa attraversare prima in un microscopio identico a quelli adoperati per l’ingrandimento, senza però che l’oculare sia rigato. Regolando le rotazioni delle lenti e la distanza focale assieme a quelli (specializzati per ) dell’ingrandimento, si ottieneche gli atomi della luce uscenti dal microscopio riflettore, a un certo punto saranno uguali e precisi a quelli trasmessi dai microscopi d’ingrandimento. Quindi si uniscono e si può a questo modo, aum

entare l’illuminazione sino ad ottenere un perfetto contrasto tra bianco e nero.


(questo spiega la particolare “raddoppiata” forma del microscopio atomico lenticolare).

Dobbiamo osservare che non’è tanto facile la messa a punto di questo microscopio multiplo, e per ottenere l’ingrandimento massimo, mi occorsero 4 anni.

PierLuigi Ighina.

Il Movimento d’Energia solare :

“Se io voglio aumentare le calorie del sole basta che io faccia girare l’energia solare su una superficie dura, solida. Allora produco il ritmo del calore.

…Come fanno le lenti. Se noi prendiamo una lente e la mettiamo al sole, la velocità del ritmo della lente produce calore. Ma loro non sanno che : la lente fa il movimento rotatorio dell’energia“. (PierLuigi Ighina dall’intervista In Principio era la Radio“)

Tratto dal testo “Shape Power” di Dan A. Davidson , fare riferimento alla sezione Geometria.

Il Movimento d’energia di una lente d’ingrandimento

Si è riscontrato che questo modello generato un potere di energia di campo a forma tridimensionale.

In questo caso il campo energetico è un fascio di energia sporgente dal lato posteriore del modello per circa cinque sei piedi. Il fascio di energia è un vortex in un fascio la larghezza del modello planare. Con esperimento abbiamo scoperto che questomodello ha la massima energia quando mai le linee curve toccare il cerchio che circonda.Se le curve toccato il cerchio era come se il cerchio bloccato la spirale curva da raccogliere energia più eterica canalizzazione e al centro dei il cerchio. Dalla figura 1.4.9-1 sappiamo che un cerchio si concentra l’energia al centro del cerchio. Con le linee curve, la raccolta di energia è accelerato e sparato dal centro della spirale.

Ulteriori sperimentazioni hanno dimostrato che questo obiettivo potrebbe essere messo in una serie
di lenti in cascata con ogni pattern lente più piccola che la precedente lente. Accompagna questo effetto è il fatto che il modello di energia continua diventa sempre più piccolo e più concentrato. Il risultato è un fascio di energia altamente concentrata.

Effetto d’ingrandimento per rotazione :

Seeing in circles from Oscar Lhermitte on Vimeo.

Segue un’esperienza dell’amico Camillo che ha permesso la sua pubblicazione:

MICROSCOPIO LENTICOLARE by D.Domenico